Maturità 2020, come sarà? Dal MIUR le modalità di svolgimento
Maturità 2020, la data di partenza è prevista per il 17 giugno. Come sarà l’esame di Stato? I dettagli arrivano dal MIUR: la prova consisterà nella discussione di un elaborato dinanzi a una commissione composta da membri interni, ma con un presidente esterno: 40 i punti che si potranno ottenere nel corso dell’esame, mentre 60 saranno attribuiti in base ai crediti. Tutte le novità ed i punti critici.
Maturità 2020, si parte il 17 giugno. Ad assicurarlo è stato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina durante il question time alla Camera del 6 maggio.
Dopo tanti dubbi, arrivano nuovi dettagli su come sarà l’esame di maturità 2020. L’esame di Stato sarà in presenza, e nel rispetto di protocolli di sicurezza che il Miur sta elaborando insieme a diverse forze sociali.
L’esame di maturità 2020 avrà una durata massima di un’ora per candidato e consisterà nella discussione di un elaborato dello studente dinanzi a una commissione composta da soli membri interni, ma con un presidente esterno.
“Nonostante la grave situazione emergenziale che sta attraversando il nostro Paese, anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio”, ha dichiarato sul suo profilo Facebook la Azzolina che ha aggiunto: “Voglio tranquillizzare i ragazzi e i loro genitori sul fatto che stiamo tenendo conto della tutela della salute e delle difficoltà negli apprendimenti affrontate dagli studenti proprio a causa dell’emergenza non ancora conclusa”.
Maturità 2020, come sarà? Ecco le indicazioni MIUR sullo svolgimento dell’esame di Stato
Stando a quello che ha riportato il ministro Azzolina in Parlamento l’esame di Stato dovrebbe svolgersi con la discussione di un’elaborato preparato dallo studente riguardante le materie di indirizzo.
A seguire, nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana, dovrebbe esserci un colloquio su un breve testo oggetto di studio nel corso dell’ultimo anno. Si proseguirà, inoltre, con l’analisi del materiale scelto dalla commissione da parte del candidato.
Infine, i candidati esporranno le esperienze accumulate nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e verranno anche verificate le conoscenze in materia di insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
La prova di esame potrà valere al massimo 40 punti, mentre 60 potranno essere ottenuti grazie ai crediti, invertendo il peso precedentemente attribuito ai due fattori.
Le perplessità sull’esame di maturità 2020 in presenza
Nonostante l’epidemia di Coronavirus, quindi, l’esame di Maturità 2020 si svolgerà in presenza fisica. Ci saranno ovviamente alcune eccezioni come reso noto dal Miur nell’incontro avvenuto con i sindacati il 7 maggio. “Sarà possibile adottare la modalità telematica” – si legge in un comunicato della
Flc Cgil sulle risultanze dell’incontro – “per specifiche condizioni in cui potranno trovarsi insegnanti o studenti, condizioni che saranno definite dalle tabelle di rischio INAIL e da ulteriori elaborazioni del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) in rapporto alle misure cautelari anti-contagio”.
In pratica, non parteciperanno all’esame di maturità in presenza le persone (studenti o docenti) immunodepresse e con disabilità o che abbiano fatto viaggi all’estero.
Tuttavia, data la situazione di emergenza sanitaria e rischi di contagio la decisione del ministero ha destato diverse perplessità nel vasto mondo associativo che ruota intorno alla scuola.
Qualche giorno prima della riunione svoltasi a viale Trastevere così si era espressa l’associazione rappresentativa dei presidi Anp:Come organizzazione maggiormente rappresentativa della dirigenza delle scuole, però, sentiamo il dovere di manifestare le notevoli perplessità che questa scelta sta sollevando tra tutti gli operatori coinvolti: dirigenti, docenti, personale ATA.
L’associazione di categoria, peraltro, richiedeva la definizione di specifici protocolli di sicurezza inerenti gli strumenti, le procedure e le connesse responsabilità.
È auspicabile che questi protocolli siano rapidamente resi noti e si dimostrino davvero in grado di sedare inquietudini più che mai legittime.(fonte:informazionefiscale.it)