Riforma pensioni 2022: proposte, dati e novità

Incontro Draghi-sindacati: la riforma pensioni slitta al prossimo anno. Le diverse proposte in campo. In legge di bilancio Quota 100 diventa 102. I dati del rapporto OCSE.

Riforma pensioni: la discussione continuerà  a dicembre e il prossimo anno ,ma per ora in legge di bilancio   restano  le misure già previste, in primo luogo il passaggio da Quota 100 a Quota 102 (V. paragrafi seguenti) , senza affrontare una riforma strutturale.

Questo l’esito dell’ incontro di ieri t 16 novembre  2021, tra il presidente Draghi e i rappresentanti sindacali   di CGIL CISL e UIL  che ha fissato un calendario di incontri futuri per continuare il dialogo sul tema . 

Il presidente ha evidenziato che ad oggi non si sono ne le risorse  né i tempi necessari ad una riforma pensionistica ad ampio  raggio  ma ha dato la disponibilità a discuterne, fissando già  i tempi. Un primo incontro è già previsto per dicembre e il tavolo resterà aperto fino alla prossima primavera , quando si dovrebbe poter mettere insieme un progetto concordato di riforma pensioni da inserire nel prossimo documento di economia e finanza, base della legge di bilancio 2023.

Il Presidente ha chiuso le porte a modifiche piu ampie ad esempio  in tema di pensione di garanzia per i giovani, pensioni complementari, Quota 41..ecc.

I sindacati si sono detti comunque soddisfatti della disponibilità dimostrata anche se non escludono iniziative di mobilitazione per tenere alta l’attenzione sul tema.

Da segnalare intanto che sulla base dei dati ISTAT l’inps ha confermato le regole di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita anche per il 2023 e  2024.

Leggi in merito: Pensioni requisiti erà immutati  fino al 2024.

Vediamo di seguito le  principali proposte emerse finora tsulle modifiche a quota 100 e riforma pensioni, e una sintesi di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022.

(In Parlamento sono attualmente depositati ben 9 disegni di legge di riforma della previdenza, presentati da tutte la forze politiche)

Sulle regole attuali   vedi anche Età e requisiti per la pensione 2021.

1) Riforma pensioni: la proposta della Corte dei conti2) Riforma pensioni in legge di bilancio: Quota 102, nuovi lavori usuranti, opzione Donna3) Riforma pensioni: la proposta della Lega e del presidente INPS: anticipo a 63 anni4) La proposta unitaria dei sindacati “Cambiamo le pensioni adesso”5) Riforma pensioni: dati INPS, rapporto OCSE, i dati nel NADEF 2021

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1) Riforma pensioni: la proposta della Corte dei conti

Nel consueto Rapporto annuale  sul coordinamento della finanza pubblica  pubblicato il 28 maggio 2021, i magistrati della Corte dei Conti hanno  evidenziato il rischio che la spesa previdenziale, nel «prossimo biennio potrà rappresentare un rilevante elemento critico per i conti pubblici»  e propongono  di «costruire, eventualmente con gradualità ma in un’ottica strutturale, un sistema di uscita anticipata che converga su una età uniforme per lavoratori in regime retributivo e lavoratori in regime contributivo puro». Propongono quindi di

  •  dare a tutti la possibilità di  pensionamento anticipato che è già prevista per i lavoratori interamente contributivi (chi ha cominciato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996) :
  •  a  64 anni 
  • purche con almeno 20 anni di versamenti 
  • con trattamento  di importo pari a 2,8 volte l’assegno sociale da circa 460 euro mensili,

 Questa ipotesi era stata considerata favorevolmente dall’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo del  Movimento 5 stelle  

In questo caso la soluzione dal punto di vista dell’assegno  sarebbe  il calcolo “contributivo” per tutti . 

Il vantaggio evidenziato dalla Corte è un costo non eccessivo, aspetto estremamente importante per il bilancio statale, visto il grado di invecchiamento della società italiana e i numeri astronomici delle prestazioni previdenziali erogate e da erogare in futuro.

La Corte dei conti consiglia  anche di preservare «per la componente retributiva dei trattamenti, quegli elementi di gradualita sulle  pensioni calcolate con il metodo interamente contributivo»,  per evitare tra qualche anno problemi di equità di trattamento tra assicurati  con anzianità simili.

Veniva inoltre  raccomandato che l’Ape sociale venga ulteriormente potenziataper la situazione di criticità generata, in taluni segmenti di lavoratori, creata  dall’emergenza . Leggi in merito APE Sociale proroga 2021: come funziona?

2) Riforma pensioni in legge di bilancio: Quota 102, nuovi lavori usuranti, opzione Donna

Il  Governo in tema di pensioni  ha predisposto dei tavoli tecnici per lo studio di alcuni temi: 

  • E’ stato nominato un  tavolo tecnico di esperti tra cui la professoressa Fornero, autrice della discussa riforma del 2021. La squadra che deve elaborare proposte per il Consiglio d’indirizzo per la politica economica, istituito dal sottosegretario alla Presidenza, Bruno Tabacci  è composta  anche da  Antonio Calabrò, Patrizia De Luise, Giuseppe De Rita, Giuseppe Guzzetti, Alessandra Lanza, Mauro Magatti, Alessandro Palanza, Alessandro Pajno, Monica Parrella, Paola Profeta, Silvia Scozzese, Alessandra Servidori, Anna Maria Tarantola, Mauro Zampini. 
  • La  Commissione tecnica di studio sui lavori gravosi, istituita dal Governo precedente   ha messo a punto un elenco delle mansioni  da considerare gravose o usuranti sulla base degli indici di infortuni e malattie professionali  superiori alla media.   In questo modo si amplia la platea di chi puo avere accesso anticipato alla pensione.  La lista dei nuovi  lavori  stando alla bozza comprenderebbe : 
bidelli
tassisti
falegnami
condttori di autobus e tram
benzinai
lavoratori agricoli
verniciatori industriali
insegnanti di scuola elementare
commessi e cassieri di supermercato
operatori sanitari
forestali
magazzinieri

Vedi qui gli elenchi oggi in vigore    

Nella  bozza di legge di bilancio giunta in Parlamento il 16 novembre, il Governo ha previsto una spesa complessiva  di circa 1500 milioni di euro , in parte risparmiati dalla scarsa adesione a Quota 100 , che sono indirizzati al  rafforzamento degli  altri anticipi pensionistici già in vigore, in particolare :

  • Proroga dell APE SOCIALE con un allargamento della platea dei lavoratori con mansioni gravose e 
  • Proroga di OPZIONE DONNA con una conferma dei requisiti di età  a 58/59 anni  per dipendenti/autonome(Per approfondire leggi Opzione donna le regole e proroga 2022)
  • Passaggio da Quota 100 a Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi) per un solo anno e poi il ritorno alla legge Fornero.
  • Fondo  di 550 milioni per anticipi pensionistici nelle PMI in crisi.

Da segnalare anche l’ampliamento del Contratto di espansione  con  anticipo pensionistico riservato ai lavoratori cui manchino al massimo 5 anni alla pensione di vecchiaia o anticipata,  utilizzabile anche da aziende sopra i 50 dipendenti, invece che 100.   

Vedi: “Contratto di espansione 2021 il nuovo scivolo per la pensione”.

3) Riforma pensioni: la proposta della Lega e del presidente INPS: anticipo a 63 anni

Il sottosegretario della Lega Durigon, dimissionario ma ancora consigliere di Salvini in tema di pensioni, aveva proposto l’istituzione di un uovo Fondo per i pensionamenti anticipati  ai lavoratori a rischio licenziamento o cassa integrazione nelle aziende in crisi e nelle aziende interessate alla transizione digitale e verde,  sempre con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, che come detto ha trovato parzialmente posto nella legge di bilancio 2022. Va ricordato che la bozza della legge di bilancio puo ancora essere modificata (all’interno del bilancio finanziario prefissato) .

Anche il presidente dell’INPS Pasquale Tridico aveva proposto nelle scorse settimane una pensione anticipata a  a 62-63 anni (con almeno 20 anni di versamenti) con un assegno parziale, relativo alla sola parte di pensione maturata con il metodo contributivo, spostando l’erogazione della parte retributiva a partire dai 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia .

4) La proposta unitaria dei sindacati “Cambiamo le pensioni adesso”

Come detto CGIL CISL e UIL  stanno chiedendo da tempo di discutere  una riforma radicale delle pensioni, anche prima della fine di Quota 100. Nello scorso mese di maggio avevano inviato un documento unitario che riassume le loro proposte intitolato “Cambiamo le pensioni adesso”QUI il testo. In sintesi si chiedeva:

  •  flessibilità nell’accesso alla pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età o
  •  con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
  • ridurre  i vincoli che nel sistema contributivo condizionano il diritto alla pensione a  determinati importi minimi del trattamento (1,5 e 2,8 volte l’assegno sociale), penalizzando  i redditi più bassi
  •  modificare l’attuale  adeguamento delle condizioni pensionistiche alla speranza di vita, doppiamente penalizzante perché agisce sia sui requisiti anagrafici e contributivi  sia sul calcolo dei coefficienti di trasformazione.
  • rafforzamento dei contratti di espansione e della ISOpensione ( la pensione anticipata della legge Fornero)
  •  Sostegno alle categorie più deboli (disoccupati, invalidi , caregiver, lavori gravosi e usuranti, donne) Vanno garantite strutturalmente condizioni più favorevoli 
  • ampliamento della platea dei lavori gravosi ed usuranti anche a coloro che svolgono attività lavorative con esposizione a materiale nocivo e a coloro che hanno  una malattia professionale riconosciuta dall’ Inail e  per chi è affetto da  malattie che determinano un’attesa di vita più bassa.
  • rafforzare l’utilizzo della previdenza complementare con una massiccia campagna di informazione  per i lavoratori e un semestre di adessone attraverso il  silenzio assenso.

5) Riforma pensioni: dati INPS, rapporto OCSE, i dati nel NADEF 2021

L’osservatorio INPS sui dati delle pensioni  con Quota 100  riporta che al 31 agosto risultano accolte  oltre 341mila domande per un costo 11,6 miliardi, che sale a più di 18,8 miliardi nella “proiezione” fino al 2030  Il governo  “Conte 1” aveva stanziato 20 miliardi con una stima tecnica di 973mila pensionamenti. 

ll risparmio di 6-7 miliardi è risultato molto utile per coprire parzialmente  i costi del provvedienti di emergenza anti COVID .

Piu in generale nell’ultima relazione annuale il Presidente Tridico  ha affermato che: 

  • Al 31 dicembre 2020, i pensionati italiani erano pari a circa 16 milioni, di cui 7,7 uomini e 8,3 donne.
  •  Le prestazioni previdenziali rappresentano l’81% del totale e quelle assistenziali il 19%. 
  • La categoria più numerosa è rappresentata dalle pensioni di anzianità/anticipate con il 30,9% del totale, seguita da quella delle pensioni di vecchiaia con il 24,5% e dalle pensioni ai superstiti con il 20,5%; le prestazioni agli invalidi civili sono il 15,3% del totale; le prestazioni di invalidità previdenziale e le pensioni/assegni sociali sono rispettivamente il 5% e il 3,9%.
  •  la dinamica della spesa pensionistica si caratterizza per un rallentamento della crescita a partire dal 2014. Tuttavia, il rapporto tra numero di pensionati e occupati si mantiene su un livello che è tra i più elevati nel quadro europeo. Inoltre, il rapporto tra l’importo complessivo delle pensioni, in termini nominali, e il numero di occupati è cresciuto del 70% tra il 2001 e il 2020.

RAPPORTO OCSE – (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)

 Il rapporto OCSE     sull’Italia , presentato lo scorso 6 settembre 2021 condivide  la visione positiva  del MEF sulla crescita dell’economia italiana , stimata al +5,9%  e ribadisce che la spesa previdenziale italiana del 2019 era poco sotto il 14% del Pil  mentre la media dei Paesi Ocse si ferma all’8,5%.  Al contrario,  la spesa per istruzione e formazione, dove il 4% del Pil italiano si confronta con un 5,5% Ocse. Lo Studio raccomanda di riformare necessariamente la spesa pubblica e la politica fiscale al fine di integrare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  Attualmente, la spesa legata alle pensioni toglie spazio agli investimenti nelle infrastrutture, nell’istruzione e nella formazione, penalizzando i giovani, molti dei quali sono disoccupati e a rischio di povertà.

Su questa base, il rapporto  chiede la fine sia di Quota 100  che di Opzione donna, e di ripristinare subito l’aggancio automatico dei requisiti previdenziali alla speranza di vita, come prevedeva la legge Fornero,  bloccata poi dalle regole del Conte-1 fino al 2026. 

Sul reddito di cittadinanza il giudizio dell’ distingue  l’impatto positivo del sussidio economico che «ha contribuito a ridurre il livello di povertà»,  dalla misura di politica del lavoro  che non ha funzionato in quanto  «il numero di beneficiari che hanno poi trovato impiego è scarso». 

Il documento di programma zione economica presentato ieri  29 settembre dal Ministro dell’Economia Franco come detto non formula proposte n materia previdenziale . Sono presenti invece solo alcuni dati aggiornati sulla spesa corrente che risulta ancora molto sostenuta, anche se in rallentamento .  In particolare:

nel 2021 si prevede un aumento dei pensionamenti pari al 2,2%  che nel 2022 salira ancora al 3%, con una percentuale di spesa sul PIL pari al 15,7%

Nel prossimo triennio il costo delle pensioni salira del 2,8%

Nel biennio 2019-2020 il costo medio delle pensioni è salito al disopra della media 2012-2018.(fonte:fiscaetasse.com)

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