Bonus baby sitter 2021, come funziona il pagamento? Le istruzioni INPS per ottenerlo

Bonus baby sitter 2021, come funziona il pagamento? Le istruzioni INPS per utilizzare il voucher, fino a un massimo di 100 euro a settimana, tramite il Libretto Famiglia. Non è possibile impiegarlo per nonni e familiari in generale. I dettagli nella circolare numero 58 del 14 aprile 2021.

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Bonus baby sitter 2021, come funziona il pagamento? Per poter utilizzare gli importi, fino a un massimo di 100 euro a settimana, messi a disposizione per i figli conviventi fino a 14 anni non basta presentare la domanda. Dopo il via libera, bisogna anche inserire le prestazioni nel Libretto Famiglia INPS.

Lo scorso l’8 aprile l’Istituto ha attivato il servizio online per procedere con le richieste. E con la circolare numero 58 del 14 aprile 2021 ha fornito indicazioni di dettaglio per permettere ai genitori che ne hanno diritto di usufruire dei voucher previsti dal DL numero 30 del 2021. Tra gli altri aspetti, ad esempio, si chiarisce che il beneficio non può essere richiesto per il supporto nell’assistenza dei figli offerto da nonni o altri familiari.

Il Decreto, che ha anticipato di circa 10 giorni le misure del Decreto Sostegni, ha introdotto bonus per servizi di baby-sitting con una copertura dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 che può essere richiesto da alcune categorie di genitori lavoratori nei casi che seguono:

  • sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio;
  • infezione da SARS COVID-19 del figlio;
  • quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.

Bonus baby sitter 2021, dalla domanda al pagamento delle prestazioni

In presenza di specifiche condizioni, possono richiedere il bonus baby sitter 2021 per i figli conviventi minori di 14 anni le seguenti categorie di lavoratori:

  • iscritti in via esclusiva alla Gestione separata;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Inps;
  • lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali autonome non gestite dall’Inps;
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  • lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie:
    • medici, anche convenzionati col SSN, come specificato nel comunicato stampa del 23 marzo;
    • infermieri (inclusi ostetrici);
    • tecnici di laboratorio biomedico;
    • tecnici di radiologia medica;
    • operatori sociosanitari (tra cui soccorritori e autisti/urgenza 118).

La domanda per ottenere il voucher può essere presentata in due canali:

  • tramite il portale INPS al seguente percorso online:
    • Bonus servizi di babysitting;
    • Prestazioni e servizi;
    • Tutti i servizi;
    • Domande per Prestazioni a sostegno del reddito;
    • Bonus servizi di babysitting DL 30/2021;
  • tramite enti di Patronati, utilizzando i servizi offerti in maniera gratuita.

Ottenuto il via libera dall’INPS i genitori possono scegliere tra due modalità di utilizzo:

  • per pagare le prestazioni di babysitting;
  • per la “comprovata iscrizione” a:
    • centri estivi;
    • servizi integrativi per l’infanzia;
    • servizi socio-educativi territoriali;
    • centri con funzione educativa e ricreativa;
    • servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Nel primo caso l’erogazione avviene tramite Libretto Famiglia INPS. E infatti i genitori, così come coloro che presteranno assistenza nella cura dei figli, devono anche registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali per poter ottenere effettivamente il pagamento del bonus baby sitter 2021 messo a disposizione in caso di didattica a distanza, contagio o contatto sospetto.

Per l’iscrizione è possibile procedere nelle modalità che seguono:

  • tramite le proprie credenziali;
  • con i servizi di contact center INPS;
  • tramite intermediari.

Particolare attenzione deve essere prestata all’inserimento dei dati per il pagamento.

Bonus baby sitter 2021, come funziona il pagamento? Le istruzioni INPS per ottenerlo

Dopo aver presentato domanda di accesso alla misura ed essersi iscritto in piattaforma, il genitore deve procedere con l’appropriazione telematica del bonus per l’acquisto dei servizi di baby-sitting. Ha tempo per farlo 15 giorni solari, a partire dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda.

A questo punto si attiverà un portafoglio elettronico di voucher baby sitter che può essere utilizzato per pagare le prestazioni lavorative, che devono essere comunicate dopo essere state svolte, tramite la piattaforma telematica INPS o tramite Contact Center.

Per i dettagli sulle modalità di erogazione degli importi, la circolare numero 58 del 2021 rimanda alle indicazioni fornite a marzo 2020 in cui si legge: “Le prestazioni inserite entro il 3 del mese successivo a quello in cui si sono svolte andranno in pagamento il 15 del mese stesso, tramite accredito delle somme sullo strumento di pagamento indicato dal prestatore all’atto della registrazione”.

Pagamento bonus baby sitter 2021: esclusi i nonni e altri chiarimenti INPS

Per ottenere il pagamento del bonus baby sitter 2021, quindi, è possibile fare riferimento alle indicazioni valide dall’inizio dell’emergenza. Ma bisogna tenere conto anche di alcune regole specifiche della misura prevista dal DL numero 30 del 2021.

Prima di tutto, sull’importo l’INPS specifica che il limite massimo complessivo ammonta a 100 euro settimanali per ciascun genitore. È possibile, però, ricevere anche più di un bonus, per diversi figli, sempre restando nella soglia massima.

Sui soggetti che svolgono le prestazioni di baby sitting, l’INPS chiarisce: “Ai soli fini del bonus baby-sitting COVID-19 previsto dal decreto-legge n. 30/2021, è confermata la possibilità di impiegare i soggetti con i quali l’utilizzatore abbia 

in corso o abbia 

cessato da meno di sei mesi un 

rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Rimangono fermi gli altri limiti previsti per le prestazioni di lavoro occasionale”.

Inoltre per ottenere il beneficio non possono essere impiegati i familiari, secondo i rapporti di parentela o affinità entro il terzo grado.

E ancora, l’Istituto specifica che nel caso in cui i prestatori siano titolari di trattamenti pensionistici incumulabili con i redditi da lavoro, i compensi che riguardano svolgimento di attività lavorativa occasionale connessa all’erogazione del bonus baby-sitting sospende l’intera pensione o ne riduce l’importo.

Resta preclusa, quindi, la possibilità di registrazione come prestatore occasionale ai pensionati con quota 100 e cosiddetti precoci.

La scadenza per comunicare le prestazioni svolte dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 dal genitore beneficiario sulla piattaforma delle prestazioni occasionali è fissata al 30 settembre 2021.

In conclusione l’Istituto mette in guardia: “Si rammenta che nella disciplina del 

Libretto Famiglia la norma istitutiva non ha previsto la possibilità di revoca o di modifica delle prestazioni, essendo le stesse inserite a consuntivo, cioè dopo il loro effettivo svolgimento. Le prestazioni, una volta comunicate attraverso la piattaforma delle prestazioni occasionali, vengono disposte per il pagamento e non possono essere modificate”. (fonte:informazionefiscale.it)

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