Bonus sociale: ecco cosa cambia dal 1° gennaio per lo sconto in bolletta

Dal prossimo anno l’agevolazione diventerà automatica e non sarà più necessario presentare la domanda di ammissione: come funzionerà l’assegnazione e quanto vale lo sconto

👉 Vieni a scoprire i nostri servizi :
ISEE – 730 – UNICO – SUCCESSIONE – RED – ICI – LOCAZIONI – REDDITO DI CITTADINANZA – CONSULENZA BONUS SOCIALI – ETC… 👈

Novità in arrivo per il bonus sociale, lo sconto nella bolletta di luce, gas e acqua, previsto per le famiglie in condizioni di disagio economic e fisico e per i nuclei familiari numerosi. La principale modifica rispetto all’attuale sistema scatterà dal 1° gennaio quando l’agevolazione diverrà automatica: non sarà quindi più necessario per i potenziali beneficiari presentare la richiesta di ammissione al bonus che è parametrato alla numerosità della famiglia anagrafica e varia a seconda della tipologia dell’agevolazione.

La platea di beneficiari

Ma quante sono le famiglie che attualmente usufruiscono dello sconto in bolletta? I dati arrivano dall’ultima Relazione annuale a Parlamento e Governo dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) presieduta da Stefano Besseghini. Secondo la fotografia dell’Authority, nel 2019 il bonus elettrico è stato assegnato a 970.277 famiglie, e di queste 829.209 per disagio economico e 41.068 per disagio fisico; 558.514 famiglie hanno avuto accesso al bonus sociale gas; 447.213 famiglie hanno invece richiesto e ottenuto il bonus idrico. L’ammontare complessivo dei bonus erogati per il settore elettrico (per il disagio economico e fisico) e per il settore del gas è stato pari, rispettivamente a 135,5 milioni e 76,2 milioni. Per il settore idrico sono stati erogati bonus per un totale di circa 13,7 milioni. Sempre nel 2019, 374.525 famiglie che hanno beneficiato del bonus idrico hanno ottenuto anche i bonus elettrico e gas.

L’asticella dell’Isee per verificare l’applicazione dello sconto

Dal 1° gennaio, quindi, il bonus sarà automatico. Come funzionerà l’erogazione? Per consentire la distribuzione dell’agevolazione in bolletta, bisognerà verificare, come peraltro accade già oggi, la condizione di vulnerabilità economica del nucleo familiare che si misura attraverso il cosiddetto Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Che, per il bonus, deve rientrare entro una certa soglia (8.265 euro per tutti i tre bonus; 20mila euro per le famiglie con oltre 4 figli a carico). In alternativa, il nucleo familiare deve essere titolare di reddito o pensione di cittadinanza o, con riferimento al bonus elettrico, di carta acquisti.

Il ruolo dell’Authority

Sarà l’Authority a definire con provvedimenti ad hoc, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, le modalità di trasmissione delle informazioni utili da parte dell’Inps al Sistema Informativo Integrato (la banca dati delle anagrafiche e dei dati di consumo dei clienti energetici realizzata e gestita dall’Acquirente Unico. Inoltre, secondo il decreto, l’Autorità definirà il quadro applicativo per l’erogazione delle compensazioni e, sentito il Garante, le modalità di condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto ai bonus tra il Sistema gestito dall’Acquirente Unico e SGAte (Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche), in modo da da assicurare il pieno riconoscimento ai cittadini delle altre agevolazioni sociali previste.

👉 Ti piacerebbe risparmiare sulla tua polizza auto?
👉 Molti clienti con noi 
hanno risparmiato FINO a 500 EURO
👉 Richiedici un preventivo GRATUITO e senza impegni

L’iter per presentare la domanda

Fino ad allora, l’iter per ottenere l’agevolazione resta immutato: la domanda deve essere presentata presso il Comune di residenza o un altro ente designato dal Comune (Caf, Comunità montane) utilizzando i moduli appositi. Con un singolo modulo si fa richiesta di accesso a tutti i bonus previsti.  Anche i titolari di reddito o pensione di cittadinanza devono presentare la domanda con le stesse modalità degli altri. Per la richiesta sono necessari un documento d’identità (o l’eventuale delega), l’attestazione dell’Isee in corso di validità e due moduli, disponibili entrambi sul sito dell’Autorità che servono a fotografare la situazione economica familiare e a recuperare le informazioni relative alla propria fornitura (reperibili in bolletta o nel contratto). I titolari di reddito o pensione di cittadinanza dovranno indicare anche il numero di protocollo o comunque l’attestazione utile a documentare la titolarità del beneficio.

Gli importi dei vari bonus

Quanto vale lo sconto in bolletta attualmente? Gli importi non sono identici per i tre bonus ma la durata è la stessa, dodici mesi per l’agevolzzione.

1) Luce: il valoredel bonus elettrico è legato al numero di componenti della famiglia ed è aggiornato annualmente dall’Autorità. Per il 2020 lo sconto è il seguente: 125 euro per numerosità familiare 1-2 componenti; 148 euro per 3-4 componenti; 173 euro oltre i 4 componenti. Il bonus elettrico viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica e suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Quando il bonus viene concesso, nella fattura compare un’apposita comunicazione.

2) Gas: lo sconto varia a seconda della categoria d’uso associata alla fornitura, alla zona climatica d’appartenenza del punto di fornitura e al numero dei componenti della famiglia. Si va dai 32 euro per famiglie fino a 4 componenti a prescindere dalla zona climatica solo per acqua calda sanitaria e/o uso cottura a importi differenziati, sempre per lo stesso nucleo familiare, se si considera però anche l’uso per il riscaldamento: in questo caso, infatti, si va da 72 euro (per la zona climatica A/B) a 183 euro per la zona climatica F. L’erogazione del bonus gas avviene con modalità differenti a seconda se la richiesta riguarda un impianto individuale (cliente diretto, in questo caso si passa dalla bolletta) o un impianto centralizzato (cliente indiretto, l’agevolazione viene garantita mediante l’emissione di un bonifico domiciliato erogato in un’unica soluzione).

3) Acqua: l’ammontare del bonus acqua è stato comunque ampliato ed esteso ora anche ai servizi di fognatura e depurazione. Attualmente il bonus idrico garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di ,acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. L’agevolazione consentirà, per esempio, a una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno. È importante però ricordare che, a differenza del valore del bonus elettrico e gas, il bonus idrico non è uguale per tutti gli utenti (perché la tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale). Per individuare l’importo esatto dello sconto applicato in bolletta, bisognerà quindi consultare il sito del proprio gestore e verificare quale sia la tariffa agevolata del servizio di acquedotto, quali siano le tariffe di fognatura e depurazione applicate e calcolare l’importo del bonus acqua al quale si ha diritto.

Quando scatta l’erogazione del bonus

Dopo quanto tempo dalla domanda si ottiene lo sconto? La richiesta deve superare una serie di snodi prima di essere processata e accolta. Quando il bonus è in corso di erogazione, sono evidenziati nella bolletta nella sezione “totale servizi di rete – quota fissa” sia l’avvenuta ammissione alla compensazione sia il dettaglio dell’importo relativo all’applicazione del bonus. Lo stato di avanzamento della richiesta può poi essere verificato presso l’ente in cui è stata inoltrata la domanda con la ricevuta rilasciata alla consegna, chiamando il numero verde 800 166 654 fornendo codice fiscale e numero identificativo della richiesta o collegandosi al sito www.bonusenergia.anci.it, entrando nella sezione riservata “Controlla on line la tua pratica” e inserendo codice fiscale e credenziali d’accesso che sono rilasciata dal Comune o dal Caf presso cui si è presentata la richiesta di bonus.

In arrivo anche il bonus Tari

Tra le novità in arrivo, il decreto fiscale ha poi introdotto anche l’agevolazione per la Tari, la tassa sui rifiuti. Anche in questo caso, sarà sempre l’Autorità per l’energia ad assicurare l’accesso al nuovo bonus a condizioni agevolate come già accade per le altre forniture energetiche e a definire le modalità attuative del beneficio sulla base dei principi e dei criteri individuati con un decreto del presidente del Consiglio. Un passaggio, quest’ultimo, che però non è ancora scattato.(fonte:ilsole24ore.it)

Contattaci per una consulenza gratuita

Per informazioni o preventivi compila il Form e ti ricontatteremo al più presto.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *