Bonus Renzi 80 e 100 euro, come funziona e cosa cambia in busta paga

Bonus Renzi 2020, come funziona il credito Irpef di 80 e 100 euro, e cosa cambia in busta paga con il taglio al cuneo fiscale? Facciamo il punto su regole, limiti di reddito e novità.

Come funziona il bonus Renzi, il nuovo credito Irpef da 80 o 100 euro derivante dal taglio al cuneo fiscale?

Il bonus Irpef di 80 euro introdotto nel 2015 dal Governo Renzi, è stato formalmente abolito dal 1° luglio 2020. Al suo posto c’è oggi il nuovo bonus di 100 euro, erogato in busta paga ai titolari di redditi da lavoro dipendente non superiori a 28.000 euro.

L’ex bonus di 80 euro è stato revisionato profondamente dal 1° luglio 2020. Nulla è cambiato invece per il primo semestre dell’anno. La conseguenza è che bisogna confrontarsi con due diverse discipline normative, limiti di reddito ed importo, per capire come funziona il bonus Renzi e chi ne ha diritto.

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Fino a giugno restano invariati i limiti di reddito e l’importo del bonus Irpef, credito fiscale pari ad 80 euro e riconosciuto fino al limite di 26.600 euro di reddito.

A partire dal 1° luglio 2020 il bonus Renzi ha “cambiato volto”, sia per l’importo che per i limiti di reddito da considerare, ed in parallelo è stata introdotta una nuova detrazione sui redditi da lavoro dipendente.

Ai titolari di redditi superiori a 28.000 euro è riconosciuta una detrazione fiscale di 80 euro, spettante in misura piena fino a 35.000 euro e progressivamente ridotta fino ad azzerarsi una volta superati i 40.000 euro lordi.

Per analizzare nel dettaglio come cambia il bonus in busta paga è necessario partire dal funzionamento del credito Irpef di 80 euro previsto fino al mese di giugno.

Il bonus Renzi di 80 euro è riconosciuto ai lavoratori che percepiscono redditi imponibili Irpef fino a 26.600 euro.

L’importo del bonus Renzi è pari a 960 euro all’anno, somma che si riduce per i redditi compresi tra i 24.600 ed i 26.600 euro.

Gli 80 euro sono erogati mensilmente in busta paga o possono essere recuperati in dichiarazione dei redditi. Nel caso di mancanza dei requisiti per il riconoscimento, opera il meccanismo della restituzione totale o parziale dello stesso.

Il credito Irpef erogato in busta paga è stato introdotto dall’art. 1 del D.L. n. 66/2014 ed è stato confermato a regime dalla Legge di Stabilità 2015. L’aumento fino a 100 euro e l’introduzione della nuova detrazione fiscale sono parte del progetto per il taglio al cuneo fiscale, primo tassello dell’annunciata riforma dell’Irpef.

Non ha diritto al bonus Renzi di 80 euro, così come al nuovo bonus cuneo fiscale, chi non supera gli 8.174 euro di reddito all’anno, ovvero i contribuenti in no tax area.

Si tratta di un aspetto da tenere bene a mente perché è uno dei casi più frequenti in cui, in sede di conguaglio fiscale, viene richiesta la restituzione totale dell’importo erogato.

Bonus Renzi 2020

  • Bonus Renzi 80 euro 2020: come funziona?
  • Beneficiari bonus Renzi 2020: ecco chi ha diritto ad ottenere gli 80 euro in busta paga
  • Bonus Renzi 80 euro: requisiti di reddito e importo fino al 30 giugno 2020
  • Restituzione Bonus Renzi 80 euro: chi deve restituirlo?
  • Bonus Renzi 2020, le novità dal 1° luglio: importo fino a 100 euro e limite di reddito a 40.000 euro

Partiamo quindi dal capire come funziona il bonus Renzi 2020, per poi analizzare le novità in vigore dal 1° luglio 2020 per effetto del taglio al cuneo fiscale.

Bonus Renzi 80 euro 2020: come funziona? Ecco tutte le informazioni utili

Il Bonus Renzi 80 euro introdotto con la Legge di Stabilità 2015 è diventato una misura strutturale e confermata a regime per tutti i lavoratori dipendenti e assimilati. Si tratta nello specifico di un credito Irpef erogato in busta paga dal datore di lavoro, tant’è che si è anche parlato di Bonus Irpef 80 euro ed è strettamente correlato all’importo erogato al lavoratore in busta paga ed all’effettivo periodo di lavoro.

Il Bonus 80 euro è un beneficio legato al reddito e hanno diritto all’agevolazione introdotta dal Governo Renzi i lavoratori con reddito fino a 26.600 euro.

Al contrario sono esclusi dall’agevolazione erogata nella forma di credito Irpef i lavoratori con redditi complessivi inferiori agli 8.174,00 euro, ovvero i cosiddetti incapienti d’imposta, in quanto le detrazioni per lavoro dipendente in tal caso sono superiori o pari all’Irpef lorda dovuta.

Come funziona nello specifico il Bonus Renzi 80 euro introdotto dal D.L. 66/2014? Si tratta di un credito Irpef riconosciuto dal datore di lavoro al lavoratore dipendente o assimilato direttamente in busta paga e senza il bisogno di presentare alcuna domanda.

Il Bonus 80 euro 2020 spetta nella misura di 960 euro annuali ai lavoratori con reddito complessivo fino ai 24.600 euro e scende d’importo per coloro che hanno un reddito compreso tra i 24.600 euro ed i 26.600 euro. Non è invece corrisposto ai lavoratori con redditi inferiori agli 8.174,00 euro.

Ma chi sono i beneficiari, i requisiti di reddito e quando bisogna restituire il Bonus Renzi 80 euro?

Beneficiari bonus Renzi 2020: ecco chi ha diritto ad ottenere gli 80 euro in busta paga

Il Bonus Renzi 80 euro come abbiamo già detto ed in base a quanto disposto dal D.L. 66/2014 è strettamente correlato al reddito ed è erogato in favore dei lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente o assimilato.

Nel dettaglio i beneficiari del Bonus 80 euro Irpef nel 2020 sono:

  • lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente o assimilati del settore pubblico e privato;
  • lavoratori soci di cooperative;
  • lavoratori che ricevono assegni di mobilità o cassa integrazione;
  • lavoratori che percepiscono indennità di disoccupazione;
  • lavoratori che hanno stipulato contratti a progetto a tempo determinato;
  • lavoratori socialmente utili;
  • titolari di assegni legati a formazione professionale o borse di studio;
  • titolari di remunerazioni sacerdotali.

Ricordiamo che il bonus Renzi spetta anche a colf e badanti, con regole tuttavia specifiche per quel che riguarda il lavoro domestico: l’importo non è pagato dal datore di lavoro, ma viene erogato in sede di rimborso IRPEF e dopo la presentazione del modello 730.

A partire dal 2016, il bonus di 80 euro spetta anche ai lavoratori delle Forze dell’Ordine e quindi:

  • Polizia;
  • Carabinieri,
  • Vigili del fuoco,
  • Esercito,
  • Capitaneria di porto.

Bonus Renzi 80 euro: requisiti di reddito e importo fino al 30 giugno 2020

Il Bonus Renzi 80 euro è calcolato in base a precisi requisiti di reddito ed è strettamente correlato al numero di stipendi percepiti.

Come abbiamo già precedentemente affermato, il Bonus Irpef di 80 euro non è erogato per i lavoratori con reddito inferiore agli 8.174,00 euro, ovvero entro il limite della no tax area.

Al contrario, viene erogato per intero ai lavoratori con redditi compresi tra gli 8.174,00 euro ed i 24.400 euro euro mentre per i redditi fino a 26.600 euro è diminuito e riproporzionato in base al proprio reddito complessivo annuale.

Nel 2018 sono entrati in vigore i nuovi requisiti di reddito specificati nel comma 1-bis dell’articolo 13 del Tuir. Fino al 2017 ne avevano diritto i lavoratori con redditi non superiori a 24.000 euro (credito Irpef in misura piena) e 26.000 euro (credito Irpef riproporzionato).

Riepiloghiamo quindi chi ha diritto al bonus Renzi nel 2020 e qual è l’importo riconosciuto:

  • reddito inferiore a 8.174,00 euro: 0 euro
  • reddito compreso tra 8.174,00 euro e 24.600,00 euro: 960 euro all’anno di Bonus
  • reddito tra i 24.600,00 ed i 26.600,00 euro: 26.600,00 – reddito complessivo/2.000 x 960.

Ecco nel dettaglio a quanto ammonta il Bonus Renzi 80 euro calcolato sulla base di 12 mesi di lavoro e in base al reddito complessivo.

Di seguito il valore del Bonus Renzi a cui hanno diritto i lavoratori per il periodo che va dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020.

Reddito ComplessivoBonus Renzi 80 euro
0 – 8.174 euro0 euro
8.174 – 24.600 euro960 euro (da riparametrare su 6 mesi)
24.800 euro864 euro (da riparametrare su 6 mesi)
25 mila euro768 euro (da riparametrare su 6 mesi)
25.500 euro528 euro (da riparametrare su 6 mesi)
26.600 euro0 euro

Dal 1° luglio 2020 il Bonus Renzi è stato abolito, e al suo posto è entrata in vigore una nuova agevolazione strutturata in base a quanto indicato nella seguente tabella.

Reddito ComplessivoBonus Renzi dal 1° luglio 2020
8.174-28.000600 euro
28.001-35.000480+[120 x (35.000-Reddito Complessivo)/7.000]
35.001-40.000480x[(40.000-RC)/5.000)]
Oltre 40.0000

Le modifiche alle soglie di riferimento per l’attribuzione del bonus sono state introdotte dall’articolo 1 comma 132 della Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018). Tale norma modifica quanto previsto dall’articolo 13 comma 1-bis del d.p.r. 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Come funziona il bonus Renzi in caso di rapporto di lavoro per frazione d’anno?
Se il rapporto di lavoro è continuativo per tutto l’anno il Bonus Irpef euro sarà percepito per intero; se, invece, il contratto di lavoro non copre l’intero anno saranno versati soltanto gli importi del bonus relativamente agli effettivi mesi di lavoro ed il reddito da considerare sarà proporzionale al periodo di impiego.

Restituzione Bonus Renzi 80 euro: chi deve restituirlo?

Il Bonus Renzi ha fatto molto parlare di sé, in quanto dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi sono ogni anno molti i lavoratori obbligati alla restituzione parziale o totale del beneficio precedentemente riconosciuto in busta paga da parte del proprio datore di lavoro.

Chi sono i lavoratori che devono restituire il Bonus 80 euro?

Si tratta di tutti i contribuenti che in sede di dichiarazione dei redditi si sono trovati a superare la soglia di reddito fissata per il riconoscimento dell’agevolazione.

In sede di presentazione del modello 730/2021, la verifica dovrà essere duplice:

  • per il bonus Renzi riconosciuto fino al 30 giugno 2020, la restituzione totale o parziale opererà per i contribuenti con redditi superiori a 26.600 euro;
  • per il bonus Renzi riconosciuto dal 1° luglio 2020, la restituzione totale o parziale interesserà i titolari di redditi superiori a 40.000 euro.

In ogni caso, deve restituire il bonus Renzi chi si colloca nella no tax area, ovvero ha percepito redditi fino ad 8.174 euro e che potrebbe aver percepito la somma in busta paga senza averne diritto. Per quale motivo la restituzione riguarda anche loro? Perché in questo caso siamo al di sotto della no tax area e quindi non vi è capienza d’imposta.

Proprio per questa ragione il consiglio che diamo ai nostri lettori è quello di rinunciare al bonus Renzi nelle situazioni in cui ci si trova al limite, ad esempio perché si ha il dubbio di non percepire redditi
oppure sotto gli 8.174.

Se, alla fine dell’anno, il reddito avrà un valore che dà diritto ad ottenere il bonus Renzi, questi verrà accreditato in un’unica soluzione con la dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento.

Bonus Renzi 2020, le novità dal 1° luglio: importo e limiti di reddito

Come anticipato in apertura, a partire dal 1° luglio 2020 ha preso il via l’operazione per il taglio al cuneo fiscale.

A partire dal 1° luglio 2020, il Bonus Renzi è stato sostituito dal nuovo bonus di 100 euro netti al mese, riconosciuto ai lavoratori dipendenti fino al limite di 28.000 euro di reddito.

Per i titolari di redditi superiori a tale soglia sarà invece riconosciuta una nuova detrazione fiscale:

  • da 28.001 euro a 35.000 euro parte da circa 97 euro, fino a ridursi progressivamente fino al limite di 80 euro;
  • superati i 35.000 euro di reddito e fino a 40.000 euro l’importo base di 80 euro si riduce progressivamente fino ad azzerarsi.
Importo bonus Renzi dal 1° luglio 2020Limite di reddito
100 eurofino a 28.000 euro
80 euroda 28.001 fino a 35.000 euro
decrescenteda 35.001 fino a 40.000 euro
(FONTE:INFORMAZIONEFISCALE.IT)

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