Pace fiscale con più di 1,7 milioni di adesioni: riapertura dei termini a ottobre

Pace fiscale con più di 1,7 milioni di adesioni: i primi dati e la conferma della riapertura delle domande, prevista per ottobre, nella conferenza stampa che si è tenuta il 7 maggio alla Camera con i sottosegretari MEF Bitonci e Garavaglia e l’onorevole Gusmeroli.

La pace fiscale ha totalizzato più di 1,7 milioni di adesioni, ora si attende una riapertura dei termini.

Nei giorni che hanno preceduto la scadenza prevista per le domande di accesso alla rottamazione ter e al saldo e stralcio, il 30 aprile, si è parlato della possibilità di una proroga, che poi si è trasformata nella possibilità di una nuova tornata.

Durante la conferenza stampa dedicata ai numeri della pace fiscale, che si è tenuta il 7 maggio alla Camera dei Deputati, l’ipotesi ha trovato conferma nelle parole del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle FinanzaMassimo Bitonci. Sarebbe già pronto il testo dell’emendamento da inserire nel Decreto Crescita.

Pace fiscale con più di 1,7 milioni di adesioni: i dati delle richieste di accesso

Durante l’incontro con la stampa che si è tenuto alla Camera, il sottosegretario ha quantificato la portata degli strumenti della pace fiscale. E ha esordito con grande entusiasmo: si tratta di “dati buoni, rispetto alle attese, eccezionali”.

La rottamazione ter, che prevede la possibilità di pagare i propri debiti al netto di sanzioni e interessi di mora, ha totalizzato 1.225.865 domande in tutta Italia. 110.179 sono arrivate dalla Lombardia, 65 mila dal Veneto, 61 mila dalla Campania: solo per fare qualche esempio di dettaglio. “Ma sono dati in continuo aggiornamento perché ci sono 200.000 domande arrivate per altre vie nelle ultime ore utili, attraverso mail, pec. Si arriverà sicuramente a un milione e mezzo”.

Specifica Massimo Bitonci e aggiunge: “Forse per la prima volta ha funzionato molto bene la trasmissione delle domande per via telematica. 478 mila sono state trasmesse via web”.

277.621 sono, invece, le domande di accesso al saldo e stralcio, lo strumento della pace fiscale riservato ai cittadini che si trovano in una grave e comprovata difficoltà economica, con un ISEE fino a 20.000 euro, e hanno la possibilità di sanare i debiti col fisco versando una quota delle somme dovute, ridotta in base al reddito.

Ma la pace fiscale non è fatta solo di saldo e stralcio e rottamazione ter, con lo stralcio delle mini cartelle sono 5 milioni i contribuenti che hanno chiuso la loro posizione debitoria con Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate Riscossione, dalla quale avevano ricevuto microcartelle fino a un massimo di 1000 euro tra il 2000 e il 2010. Meno della metà della platea dei contribuenti potenzialmente interessati.

Come sottolinea il sottosegretario, ad oggi non è ancora possibile stabilire il valore delle entrate che derivano dalla pace fiscale, ma una cosa è certa: “questa misura, come era previsto nel contratto di governo, ha dato degli ottimi risultati, 

il riscontro è totalmente positivo.”

Pace fiscale: confermata la riapertura dei termini

Si tratta di una soddisfazione condivisa anche dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Massimo Garavaglia: “L’approccio non era quella di fare cassa ma di andare incontro a tanti imprenditori per risolvere i problemi dovuti alla crisi. Con queste misure si tira la riga e poi si parte con un sistema più semplice.”.

E proprio su questa scia, riferendosi ai casi di suicidio di imprenditori in difficoltà, l’onorevole Alberto Gusmeroli rincara la dose di entusiasmo: “In qualche modo questa rottamazione con 1,7 milioni di adesioni qualche vita l’ha salvata. Serve per chiudere con il passato e stabilire un nuovo rapporto fisco-contribuente”.

Nelle parole dei tre politici la pace fiscale segna uno spartiacque: l’idea è quella di chiudere i conti aperti per dirigere il fisco verso la semplificazione.

Ma nonostante i dati eccezionali, per usare la definizione di Bitonci, serve una seconda tornata della pace fiscale. “Abbiamo già scritto l’

emendamento al Decreto crescita per prevedere una 

riapertura dei termini e permettere a chi è rimasto fuori di aderire ancora alla rottamazione. Potrebbe essere a 

ottobre con una chiusura prima del mese di novembre”.

Con questa dichiarazione, il sottosegretario conferma la possibilità di cui si era parlato nei giorni scorsi ma precisa che la nuova pace fiscale, in ogni caso, non può ricomprendere il 2018 perché “il tema potrà essere ripreso solo nel 2020, con almeno un anno di riscossione ordinaria alle spalle”.(fonte:informazionefiscale.it)

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