Redditometro 2021: occhio a quali spese sono sotto controllo
Il Redditometro è tra i migliori strumenti di controllo realizzato per combattere l’evasione fiscale. Grazie al redditometro, l’Agenzia delle Entrate stima il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese effettuate e grazie ad una serie di indici. Nel caso di scostamento tra reddito dichiarato e spese effettuate, il Fisco chiede al contribuente la giustificazione dell’incongruenza.
Redditometro: come funziona? Chi interessa?
I controlli previsti dal redditometro si basano su tutte le spese effettuate dal contribuente e a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate che vengono moltiplicate per i seguenti coefficienti:
- età;
- composizione familiare;
- area geografica.
La moltiplicazione delle spese per i coefficienti consente di determinare il reddito presunto. Si tratta di uno strumento di accertamento sintetico dei redditi dei contribuenti. I controlli del redditometro interessano: lavoratori dipendenti; ditte individuali e persone fisiche; gli iscritti agli ordini professionali; pensionati e gli artigiani.
Redditometro: quali sono le spese che finiscono nel mirino dei controlli del Fisco?
Il Fisco mira a controllare le seguenti spese:
- auto, minicar, motocicli, imbarcazioni, auto in leasing o noleggio, camper, etc.;
- spese per mutui, ristrutturazioni, arredi, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile, gas e luce;
- contributi previdenziali;
- assicurazioni sulla vita, incendio e furto, infortunio, malattia;
- attività sportive e ricreative;
- istruzione, come per esempio asilo nido, scuola per l’infanzia, scuola primaria, secondaria, corsi di lingue straniere, etc.;
- fondi, azioni, obbligazioni, conti deposito, buoni fruttiferi, oro, etc.;
- attività sportive e ricreative.
Redditometro: quali sono gli obiettivi?
La finalità del Redditometro è quella di ricostruire la capacità contributiva del contribuente. Per rispondere maggiormente alla situazione effettiva dei contribuenti, vengono individuate 55 tipologie di famiglie-tipo. Lo schema di Decreto mira ad individuare: i criteri di imputazione delle spese al contribuente; gli elementi indicativi di capacità contributiva; le modalità di determinazione sintetica del reddito complessivo accertabile da parte del Fisco.
Redditometro 2021: imputazione delle spese
Sulla base dei dati presenti nell’Anagrafe Tributaria, si stabilisce che le spese relative ai beni e servizi si considerano sostenute dalla persona fisica. Le spese relative ai beni e servizi effettuate dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico del contribuente devono essere finanziate con i redditi dello stesso contribuente. Non si considerino sostenute dalla persona fisica le spese per beni e servizi relativi all’attività di impresa.
Redditometro 2021: metodo di ricostruzione del reddito complessivo accertabile
Il reddito complessivo accertabile viene determinato:
- dell’ammontare delle spese correnti determinato sulla base di studi socio-economici;
- dell’ammontare delle spese dalle informazioni presenti nel Sistema Informativo dell’Anagrafe Tributaria, risultano sostenute dal contribuente;
- della quota parte dell’ammontare della spesa per i beni e servizi considerati essenziali;
- della quota di risparmio riscontrata dall’Agenzia delle Entrate;
- della quota relativa agli incrementi patrimoniali del contribuente.
Redditometro 2021: la prova contraria
Il contribuente può dimostrare al Fisco che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta, con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o anche che il finanziamento è avvenuto da parte di soggetti diversi dal contribuente stesso. (fonte:trend-oline.com)
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