Dichiarazione dei redditi 2020, scadenza ex Unico verso la proroga: novità e istruzioni

Scadenza della dichiarazione dei redditi ex Unico 2020 verso la proroga: il decreto Ristori quater dovrebbe rinviare il termine ultimo di trasmissione dal 30 novembre al 10 dicembre. Facciamo il punto sulle novità e sulle istruzioni.

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Scadenza dichiarazione dei redditi 2020, si va verso la proroga dell’ex Unico. Per i titolari di partita IVA, il termine ultimo di trasmissione potrebbe slittare dal 30 novembre al 10 dicembre.

La novità è parte del pacchetto di nuove proroghe previste dal decreto Ristori quater che, però, potrebbe essere approvato soltanto nella serata di domenica 29. Sarà una “proroga sul filo del rasoio” per la dichiarazione dei redditi 2020, così come per le imposte.

Per gli esclusi dalla proroga secondo acconto delle imposte, si sta valutando di prevedere un mini rinvio, sempre al 10 dicembre 2020, in parallelo con la scadenza per l’invio telematico del modello Redditi.

In attesa di novità, facciamo quindi il punto sulle istruzioni e sulle novità relative alla dichiarazione dei redditi 2020.

Dichiarazione dei redditi 2020, scadenza ex Unico verso la proroga: novità e istruzioni

Dopo la scadenza del 730 dello scorso 30 settembre, il 30 novembre 2020 è il secondo importante appuntamento dell’anno con la dichiarazione dei redditi.

È questo attualmente il termine ultimo per inviare il modello Redditi, l’ex Unico, che interessa perlopiù i soggetti titolari di partita IVA, anche se – come anticipato – è sempre più verosimile una proroga per tutti al 10 dicembre 2020.

Scendendo nel dettaglio e basandoci sulle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, ad essere obbligati ad inviare il modello Redditi PF sono i soggetti che:

  • nell’anno precedente (cioè, quello oggetto di dichiarazione) hanno posseduto redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, “redditi diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da trust, in qualità di beneficiario;
  • nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia;
  • devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770;
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti decedut

La scadenza del 30 novembre 2020 interessa anche le società di personesocietà di capitali ed enti non commerciali (con esercizio coincidente con l’anno solare) chiamate a trasmettere il modello Redditi SP, SC o ENC.

Anche chi ha presentato il modello 730 potrebbe trovarsi nella condizione di dover tenere a mente la scadenza del 30 novembre 2020. Il modello Redditi PF è utilizzato anche da dipendenti e pensionati obbligati a presentare il quadro RW, anche ai fini del versamento IVIE e IVAFE.

Inoltre, nel caso di errori nella dichiarazione trasmessa, è possibile inviare il modello Redditi correttivo del 730 entro la scadenza del 30 novembre.

Appare quindi chiara la portata della nuova e possibile proroga del decreto Ristori quater.

Bisognerà però aspettare, e forse la certezza del rinvio si avrà soltanto a poche ore dalla scadenza ordinaria. La proroga dell’ex modello Unico rischia di rivelarsi inutile.

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Le novità della dichiarazione dei redditi 2020: aumenta il limite delle compensazioni F24

Nel corso dell’anno che si appresta ormai a concludersi, l’emergenza prima sanitaria e poi economica ha portato all’introduzione di molte novità fiscali.

Una tra queste è relativa al limite delle compensazioni: ai sensi dell’articolo 147 del decreto n. 34/2020, l’importo massimo dei crediti compensabili è stato portato da 700.000 euro a 1 milione di euro.

Nessuna deroga è stata invece prevista in merito alle modalità di utilizzo dei crediti in compensazione. Per quelli di importo superiore a 5.000 euro, resta obbligatoria l’apposizione del visto di conformità e, si ricorda, ai fini dell’utilizzo dello stesso è obbligatorio il “lasciapassare” dell’avvenuta presentazione della dichiarazione dei redditi.

La compensazione nel modello F24 dei crediti Irpef, Ires ed Irap, secondo quanto previsto dal decreto Fiscale n. 124/2020, è consentita dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi.(fonte:informazionefiscale.it)

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