Pensioni, ultime news: di quanto aumenteranno gli assegni nel 2020?

Grazie alla rivalutazione dello 0,04% dell’importo, nel 2020 ci sarà un piccolo aumento degli assegni pensionistici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Pensioni, ultime novità: è stato reso noto che il tasso di rivalutazione che verrà indicato nel decreto ministeriale in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni sarà pari allo 0,40%.

Meno di quanto era stato precedentemente annunciato, infatti nei giorni scorsi si era parlato di un tasso di rivalutazione pari allo 0,6%.

Come noto ogni anno, l’importo della pensione percepita viene adeguato all’andamento dell’inflazione nell’ultimo anno, in modo tale da non far perdere all’assegno il suo potere d’acquisto.

Ma vediamo nel dettaglio di quanto aumenteranno gli assegni previdenziali nel 2020.

Rivalutazione pensioni 2020: di quanto aumenteranno gli assegni?

Come abbiamo precedentemente accennato il tasso di rivalutazione per il 2020 per le pensioni pagate dall’INPS nel 2020 sarà pari allo 0,40%.

Detto ciò, è bene sottolineare che l’aumento dell’importo dipenderà dalle cifre attualmente percepite e dalla fascia di riferimento.

Questo perché la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto un sistema di rivalutazione che penalizza gli assegni di importo medio-alti prevedendo per loro una rivalutazione solamente parziale.

Ciò vuol dire che le pensioni sotto ai 1.500€ circa, quindi, godranno di un aumento dello 0,40%, ed in particolare che:

  • una pensione minima passerà da 513,01€ a 515,06€;
  • una pensione di 1.000 euro salirà a 1.004 euro;
  • una pensione di 1.200 euro salirà a 1.204,80 euro;
  • una pensione di 1.400 euro salirà a 1405,60 euro.

Lo stesso calcolo verrà effettuato su alcuni trattamenti assistenziali, come ad esempio l’assegno sociale per il quale si passerà dagli attuali 458,00 euro a 459,83 euro.

Pensioni, ultime novità: la rivalutazione per gli assegni superiori a tre volte il trattamento minimo

Per gli assegni superiori a tre volte il minimo, il tasso di rivalutazione potrebbe non essere allo 0,40%.

Questo perché quando l’importo è compreso tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo la rivalutazione è al 97%, quindi per un tasso nel 2020 pari allo 0,38%. Ciò vuol dire che una pensione di 1.800,00 euro nel 2020 salirebbe a 1.806,84 euro.

Per gli assegni compresi tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo, invece, la rivalutazione sarà al 77%, con un tasso dello 0,30%. Una pensione di 2.200,00 euro aumenterebbe quindi così a 2.206,60 euro

Per gli assegni compresi tra le cinque e le sei volte il trattamento minimo la rivalutazione è al 52%: il tasso di perequazione applicato sulla pensione sarà quindi pari allo 0,20%. In questo caso per un assegno da 3.200 euro sarà previsto un aumento che porterà all’importo di 3.206,40 euro.

Quelli invece compresi tra le sei e le otto volte il minimo, la rivalutazione è al 47%, con un tasso quindi dello 0,18%. Una pensione di 4.000,00 euro, quindi, salirebbe di appena 7,20 euro.

Infine, per ciò che concerne gli assegni compresi tra le otto e le nove volte il minimo siamo al 45%, con un tasso pari allo 0,18%, mentre sopra le nove volte la rivalutazione è al 40% con un tasso applicato sugli assegni pari allo 0,16%.(fonte:informazionefiscale.it)

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