Riforma pensioni 2019: il testo del Decreto è arrivato alla Camera, ecco tutte le novità
Il testo del DL 4/2019 è arrivato alla Camera e fra qualche giorno verrà convertito in legge, dopo che sarà nuovamente inviato al Senato per l’approvazione definitiva. Vediamo tutte le novità.
Riforma pensioni 2019: il testo del Decreto Legge 4/2019 contenente le informazioni riguardanti quota 100 e il Reddito di Cittadinanza, dopo essere stato esaminato dalla Commissione lavoro alla Camera, è arrivato alla Camera.
Entro il 29 marzo 2019 il DL 4/2019 dovrà essere convertito in legge, ma prima il testo che contiene tutte le novità riguardanti Quota 100 e il Reddito di cittadinanza dovrà essere rinviato al Senato per la seconda lettura.
Sono tante le novità riguardanti il DL 4/2019, la commissione lavoro alla Camera ha infatti approvato numerosi emendamenti che pur non stravolgendo Quota 100 e il Reddito di cittadinanza vanno a correrergene alcuni punti che le compongono.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierà e quali emendamenti sono stati approvati in commissione.
Riforma pensioni 2019: cosa cambia in materia previdenziale?
Tantissime le novità sulla riforma delle pensioni grazie all’approvazione degli emendamenti: per ciò che concerne il riscatto della laurea agevolato, è stato abolito il limite anagrafico dei 45 anni. Tutti coloro che, quindi, hanno maturato un’anzianità contributiva successivamente all’1° gennaio 1996 potranno beneficiarne.
Inoltre un’altra importante notizia riguarda i dipendenti statali, è stato deciso infatti di innalzare limite dell’anticipo del TFS/TFR a 45.000 euro rispetto ai 30.000 inizialmente proposti dal Governo.
È stato inoltre allungato di 5 anni il limite previsto per la rateizzazione dell’onere da pagare per aderire alla pace contributiva.
Nessuna proroga invece per l’Opzione donna e per l’Ape sociale che saranno valide solo per il 2019 come era già stabilito precedentemente dal Governo.
Infine sono stati eliminati i tre mesi di finestra per la pensione anticipata con 41 anni di contributi dei lavoratori precoci, ed in particolare per quei lavoratori che svolgono mansioni gravose.
Cosa cambia a proposito del Reddito di cittadinanza?
Tante novità anche per ciò che concerne il Reddito di cittadinanza, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.
È stato infatti deciso che lo Stato non monitorerà ogni singola spesa effettuata tramite il contributo.
Inoltre è stato stabilito che coloro che sono separati o divorziati che richiedono il reddito di cittadinaza dovranno certificare, tramite un verbale della Polizia Municipale, il cambio di residenza.
Sono previste poi misure più aspre per coloro che assumono in nero chi sta benedficiando del Reddito di cittadinanza.
Infine è stato deciso che non potranno benficiare del Reddito di cittadinanzacoloro a cui è stata applicata una misura cautelare personale.(fonte:informazionefiscale)